Le smagliature sono un fastidioso inestetismo che colpisce e preoccupa soprattutto le donne, per una serie di fattori che esse possiedono rispetto agli uomini. Tante sono le soluzioni e le cure proposte, naturali e non. Mai sentito parlare della biodermogenesi? Scopri cos’è leggendo l’articolo!

La biodermogenesi è una metodo innovativo diffusosi da pochi anni a questa parte, che garantisce risultati notevoli nel trattamento delle smagliature. La medicina estetica la definisce un’arma efficace, in quanto capace di ridurre gli inestetismi anche dopo solo qualche seduta, dunque in brevissimo tempo.

La biodermogenesi è un trattamento di natura medico-estetica che agisce grazie alle radiofrequenze e a piccoli impulsi elettrici generati da un rullo. Quest’ultimo, collegato ad un macchinario, viene posizionato e fatto scorrere sulle zone interessate e stimola il tessuto cutaneo negli strati più profondi.
Tale azione va a migliorare l’attività vascolare e l’ossigenazione e stimola i fibroblasti a produrre nuovamente collagene ed elastina, per riempire e coprire ciò che resta delle smagliature.

La biodermogenesi è anche in grado di aumentare l’irrorazione sanguigna e linfatica, favorendo dunque la riproduzione cellulare dallo strato cutaneo sotto alla smagliatura, idratando e risollevando la striatura fino a riportarla al livello dell’epidermide. Questo trattamento, infine, regolarizza anche il colorito della smagliatura.

Di solito il trattamento di biodermogenesi dura circa 20 minuti, e ha un costo che parte da un minimo di 80 euro fino ad un massimo di 100 euro. Per una cura completa si parla di almeno 8 o 10 sedute. Il trattamento segue 3 fasi: la prima è la microdermoabrasione, che elimina le cellule morte; in seguito sulla pelle viene applicato un liquido che contiene aminoacidi, assorbito da un dispositivo che invia un leggero impulso elettrico.

Alla fine, il dispositivo crea un campo magnetico, in associazione all’effetto vuoto, che stimola profondamente il derma e permette di creare nuovo collagene.