Le perdite bianche durante la gravidanza sono un fenomeno normale dovuto principalmente a due cause: la prima è sicuramente una stimolazione maggiore delle secrezioni vaginali da parte degli ormoni, la seconda è l’aumento del flusso di sangue verso la vagina, cosa ovviamente del tutto naturale, ma che comporta una maggiore sudorazione della parte interna della vagina.

Tali perdite sono da ritenersi assolutamente normali e non dannose per il corpo ed è possibile che si presentino non solo nel primo trimestre (quando in genere iniziano a comparire), ma anche nei mesi successivi, dunque potrebbero durare per tutti i nove mesi di gravidanza. E non è tutto: potrebbero riproporsi anche durante le gravidanze successive. Sebbene, ribadiamo, non siano nulla di preoccupante, è bene richiedere le necessarie rassicurazioni al ginecologo, se lo si ritiene opportuno.

Tuttavia, se le perdite bianche sembrano essere molto fluide e molto copiose e il termine della gravidanza si avvicina, è bene fare attenzione, in quanto potrebbe trattarsi di una fuoriuscita di liquido amniotico, il che metterebbe a rischio il bambino. In tal caso bisogna rivolgersi immediatamente a un medico.

A volte le perdite vaginali sembrano essere abbondanti e dare leggeri ma insistenti fastidi quali bruciore, arrossamenti, prurito e cattivo odore. In tal caso, questi piccoli inconvenienti potrebbero essere associati ad un’infiammazione della vagina, probabilmente dovuta a comuni funghi quali la Candida Albicans e la Gardnerella.

La Candida, normalmente presente in piccole quantità nella vagina, tende a riprodursi in misura maggiore durante la gravidanza, poiché la situazione ormonale favorisce lo sviluppo di questo fungo.

In genere non presenta alcun pericolo né per la madre, né per il bambino, ma può essere molto fastidiosa. In questo caso le perdite si riconoscono perché sono molto dense.

Se invece l’equilibrio della flora batterica risulta alterato a causa di alcuni batteri e produce perdite abbondanti e dal cattivo odore è bene tenere la situazione sotto controllo, poiché tale situazione si traduce spesso in un parto prematuro.