L’atresia è una malformazione congenita di un organo cavo che causa assenza di pervietà, ovvero non è possibile il passaggio di gas e fluidi attraverso di esso.
Vogliamo trattare in particolare due tipologie di atresia.
L’atresia vaginale (agenesia vaginale) è l’assenza totale o parziale della vagina.
Tale tipologia di atresia fu riscontrata da Mayer nel 1829, ma una definizione venne data più tardi da Küster nel 1910 e fu precisata da Rokitansky, il che ha comportato alla definizione della sindrome di Rokitansky-Kuster-Hauser, che indica proprio una forma particolare di agenesia vaginale, che è associata a tre situazioni particolari: assenza dell’utero, presenza di ovaie funzionanti e genitali esterni (Sindrome di Rokitansky).
L’incidenza è stata stimata intorno ad 1 caso ogni 4.000-10.000 donne.
Ma da cosa deriva l’atresia vaginale?
Deriva dalla mancata canalizzazione del tratto terminale dei dotti di Muller, da cui deriva l’organo. Si manifesta generalmente durante la pubertà, poiché il sangue mestruale, non riuscendo a defluire all’esterno, determina ematometro (sangue che si raccoglie in utero), ematosalpinge (sangue nelle tube) e causa coliche addominali talvolta molto dolorose. È generalmente associata ad altre malformazioni degli organi dell’apparato urogenitale.
Al fine di diagnosticare la malattia, possono essere utili esami come l’ecografia e la laparoscopia.
Il trattamento è esclusivamente chirurgico e consiste in un intervento atto a creare una nuova vagina.
L’atresia uretrale, invece, è una malformazione congenita che consiste nella completa ostruzione dell’uretra dovuta alla mancata canalizzazione del seno urogenitale distale. Questa struttura andrà poi a comporre anche la vescica durante lo sviluppo. Può essere agevolmente diagnosticata con un esame ecografico, anche prenatale, dove è associata ad una dilatazione vescicale ed a un’idronefrosi bilaterale. L’urina prodotta dai reni, infatti, viene effettivamente scaricata nella vescica, ma arrivata lì, non potendo fuoriuscire oltre, si accumula fino ad arrivare ai reni. L’atresia uretrale è una malattia del gruppo delle ostruzioni sottovescicali, che è un gruppo di malformazioni ad incidenza per la maggioranza maschile e che costituiscono una delle cause più frequenti di idronefrosi congenita.