Si definisce con il termine adenoidite l’insieme dei sintomi derivanti da infiammazione acuta della tonsilla faringea.
Tale malattia, dunque, è spesso associata alla tonsillite acuta.
L’adenoidite appare prevalentemente durante l’infanzia, ma a mano a mano che il bambino cresce, le probabilità di contrarre l’adenoidite diminuiscono sempre di più. Per i ragazzi che hanno almeno 15 anni, ad esempio, è molto rara. In età adulta è rarissima, questo per l’inevitabile atrofia delle adenoidi.
Le cause principali dell’adenoidite sono di natura infettiva, dunque le cause sono da ricercare in infezioni virali o batteriche da parte di agenti quali Adenovirus, Rhinovirus, Paramyxovirus, streptococchi e stafilococchi, i quali possono anche condurre all’adenoidite acuta.
Tra i sintomi dell’adenoidite ci sono febbre, mal di gola, rinorrea, apnee notturne e prurito sulle pareti della gola.
La comparsa dei sintomi generalmente avviene quasi subito e bisogna provvedere quanto più in fretta possibile.
La durata dell’infiammazione è abbastanza variabile: essa può infatti durare 3 giorni oppure anche due settimane, a seconda della predisposizione a guarire del singolo individuo. La durata, inoltre, varia molto anche in base al tipo di infezione contratta.
Eventuali complicazioni possono essere legate al fatto che questi tipi di virus si diffondono molto rapidamente, dunque possono percorrere le trombe di Eustachio e arrivare ad infiammare l’orecchio, sviluppando un’otite molto più grave di un semplice mal d’orecchio passeggero.
Generalmente, i sintomi iniziano a scomparire dopo qualche giorno e continuano in maniera progressiva. Se persistono, è bene farsi visitare da un medico.
I medicinali più comuni utilizzati per il trattamento dell’adenoidite sono sicuramenti gli analgesici, seguiti dall’antibiotico amoxicillina-acido clavulanico e gli antinfiammatori più comuni.