Chi sospetta di essere affetto da alopecia areata può essere interessato a conoscere qualche dettaglio in più a proposito di quella che è a tutti gli effetti una malattia autoimmune. I soggetti che ne sono colpiti, infatti, sono vittime di un errato comportamento da parte del sistema immunitario, il cui compito in teoria sarebbe quello di proteggere dai batteri e dai virus l’organismo, e che invece per sbaglio attacca i follicoli, che non sono altro che i bulbi da cui nascono i peli e i capelli. I dati rivelano che più o meno 1 persona ogni 50 soffre di alopecia areata, senza distinzioni tra uomini e donne e senza differenze a livello di etnie o di età: proprio per questo motivo a volte questo problema si può presentare già nel corso dell’infanzia.

Che cosa succede quando si soffre di alopecia areata

I capelli, nella quasi totalità dei casi, cadono, mentre sulla pelle si formano delle chiazze la cui forma ricorda quella di una moneta. A seconda delle circostanze queste chiazze possono essere più o meno numerose e più o meno grandi, a seconda dell’estensione della malattia. Non ci sono, comunque, altre complicazioni fisiche: i soli effetti sono di carattere psicologico, dal momento che i pazienti possono provare imbarazzo e disagio perdendo i capelli.

Non sono rare le situazioni in cui il problema si risolve nel giro di pochi mesi in modo spontaneo, specialmente se il disturbo causa la comparsa di chiazze di piccole dimensioni, mentre sono poche le circostanze nelle quali la progressione della malattia porta a una perdita di capelli totale o addirittura alla caduta dei peli anche sul viso e sul resto del corpo. Chi volesse rimediare a questo inconveniente può consultare il sito cesareragazzi.com, dove vengono illustrate possibili soluzioni per la caduta dei capelli.

Perché compare l’alopecia areata

I globuli bianchi, nei soggetti che sono colpiti da alopecia areata, aggrediscono le cellule dei follicoli, i quali di conseguenza diventano più piccoli e rallentano in maniera significativa la produzione di peli e capelli. I follicoli, in ogni caso, sono sempre in grado di far ricrescere potenzialmente i capelli, in quanto la malattia non coinvolge le cellule staminali, da cui dipende il rifornimento di cellule nuove per i follicoli. Al momento, tuttavia, gli studiosi non sono ancora riusciti a stabilire in modo definitivo le cause del disturbo.

Per quel che riguarda la sintomatologia, la manifestazione dell’alopecia areata è variabile: c’è chi perde poche ciocche e chi perde tutti i capelli, c’è chi vede ricrescere la chioma senza che il disturbo si presenti di nuovo e chi deve fare i conti con fasi di caduta e di ricrescita alternate, e così via. A volte la ricrescita può essere di colore bianco, per poi tornare in modo progressivo alla tonalità originaria. Non è possibile, dunque, prevedere il decorso dell’alopecia areata: forse proprio questo aspetto è uno dei più difficili da tollerare da parte dei pazienti, frustrati perché non sanno se continueranno a perdere i capelli o meno.